Franchising Coldwell Banker

Edit Content

Indirizzo

Piazza Mazzini, 27 - 00195 Roma

Telefono

+39 06 89671161

Email

franchising@cbitaly.it

Edit Content

Indirizzo

Piazza Mazzini, 27 - 00195 Roma

Telefono

+39 06 89671161

Email

franchising@cbitaly.it

Dove abita il genio

Tempo di lettura: 4 minuti

Un prezioso volume di Phaidon racconta le stanze vissute da artisti, designer, stilisti, musicisti

Se vogliamo assorbire il genio creativo di artisti, designer, stilisti e musicisti, possiamo certamente ammirare le opere che hanno dipinto, gli oggetti che hanno ideato, gli abiti che hanno disegnato, le canzoni che hanno composto. C’è, tuttavia, un altro modo per scoprire il loro io più nascosto: entrare nelle case in cui hanno vissuto. Un prezioso volume edito da Phaidon (Life Meets Art di Sam Lubell) ci consente di esplorare gli spazi abitativi di straordinari creativi di ieri e oggi.

Le case dipingono. Sono come tele su cui ogni persona imprime stile, immaginazione, valori, paure, passioni, persino ossessioni. Come ha fatto Ralph Lauren, che ha trasferito l’estetica preppy dei suoi capi nella dimora di Bedford, a New York, con tappeti tartan, pareti rivestite in mogano, dipinti antichi dove spicca l’iconografia di caccia. O come la designer inglese Zandra Rhodes, che ha voluto nella sua abitazione di Londra anche quattro colonne romane proveniente dal set del film The Rocky Horror Picture Show.

Ogni elemento di una casa può modificare il corso del lavoro e della vita di un creativo

La case narrano. Conosciamo a menadito i nostri romanzi del cuore, abbiamo immaginato ogni pagina, ma raramente abbiamo avuto il privilegio di scoprire dove sono stati composti. Sfogliando il libro, possiamo vedere, per esempio, il tavolo di legno scuro nella sala da pranzo tappezzata di rose della casa paterna, una canonica del XVIII secolo piena di spifferi, dove le sorelle Brontë scrissero capolavori come Jane Eyre, Cime tempestose, La signora di Wildfell Hall.

Le case rivoluzionano. Molte, infatti, rappresentano esperimenti coraggiosi, come quello completato in Costa Azzurra dall’archistar Norman Foster, che ha trasformato una tetra torre degli anni 50 in un luminoso rifugio di sette piani con superfici bianche e riflettenti. Come si legge nella prefazione: «Da questi spazi abitativi emerge una lezione: noi formiamo i nostri ambienti, ma essi ‒ come la nostra arte, i nostri figli o qualsiasi altra nostra creazione ‒ col tempo contribuiscono a formare noi. Ogni elemento di una casa può modificare il corso del lavoro e della vita di un creativo. Quando ci si trova all’interno, si possono percepire le forze che alimentano questa creatività».

testo di Tommaso Gambini

Condividi: